Hom Yorke: «Durante i nostri primi tour sono decollato subito verso la stratosfera del delirio: non avevo idea di quello che stavo facendo, ma lo facevo a ritmo frenetico, ero sempre pronto col dito sul pulsante dell'autodistruzione». Colin Greenwood: «Man mano che il successo aumenta, diventa più difficile venire a patti con la situazione, per quanto riguarda gli aspetti di vita personale, privata. Cominci a capire perché questo ambiente naviga in fiumi di droga: con quelle ci si intorpidisce, ci si anestetizza»