Attraverso uno sguardo comunicativo, e attivando una memoria troppo spesso dimenticata, si osserva, si legge, si comprende la lunga durata storica di Piombino con lo scopo di analizzarne i momenti più significativi e di evidenziare i recenti punti di svolta che hanno costretto questa città ad essere riflessiva e a trovare nuove modalità di comunicazione interna ed esterna al territorio. Il futuro d'acciaio che riecheggia nel titolo rappresenta il punto di arrivo di un lavoro di ricerca decennale svolto dall'autore, e forse per Piombino il punto di partenza di un viaggio faticoso, tortuoso, ma necessario da compiere, con la consapevolezza che il futuro va immaginato, costruito, comunicato: un'impresa Piombino che deve uscire dalle logiche locali e proiettarsi nel globale, ridefinendo la propria identità, incessantemente e con la duttilità e la resistenza proprie del tanto amato e odiato acciaio. Postfazione di Giovanni Bachelloni.