Pubblicati tra il 1989 e il 1999, un periodo particolarmente vivace per la letteratura cinese appena affrancatasi dai limiti imposti dal realismo socialista, questi racconti sono uniti da un filo comune: la presenza, a volte appena accennata, a volte dominante, di elementi fantastici o soprannaturali all'interno del quotidiano. Fantasmi, spiriti, angeli, mostri, bambini giganti appaiono in modo imprevisto e inspiegabile, interrompendo la linearità logica della narrazione e aprendo una crepa verso un mondo che supera la percezione e si proietta verso il sogno, la fantasia e l'allucinazione. La mantella ricamata, le enormi farfalle multicolori, il grande fiore rosso di loto, la giara, le risaie inaridite e gli spaventapasseri sono gli elementi ricorrenti che contribuiscono a produrre una sensazione di irrealtà, come se gli oggetti e gli stessi personaggi, pur calati nel nostro mondo, si trovassero a tratti come sospesi tra cielo e terra.