Non una fredda autobiografia ma la calda narrazione di un vissuto consegnato ad un'ampia parentesi storica non ancora del tutto esplorata. Questa, in sintesi, la percezione che si avverte col fluire dei racconti di Maso Biggero che ti intricano tra realtà e fantasia offrendo un contributo valoriale all'approfondimento di dinamiche socio-culturali e politiche proprie dell'arco di tempo intercorrente tra i prodromi e gli effetti della seconda guerra mondiale, di cui Caserta fu protagonista emblematica. "Un po' borbonica, savoiarda e fascista quel tanto che bastava" ama ripetere Maso Biggero, con sornione ammiccamento, nei conversari in cui tiene banco tra i fedeli sodali della sua brigata di amici. dalla Prefazione di Alberto Zaza d'Aulisio