Frutto di una serie di interviste rilasciate all'amico e critico Costanzo Costantini, il volume restituisce un Fellini in larga parte inedito in cui a riflessioni su come le proprie geniali opere sono nate e si sono sviluppate, si alternano a ricordi e giudizi su attori, produttori, sceneggiatori e tutti gli abitanti che popolano il microcosmo del set. Dai toni nostalgici della Rimini dell'infanzia, all'arrivo a Roma e agli studi di Cinecittà, fino ai successi mondiali de La dolce vita e Otto e mezzo, le parole del regista ripercorrono in tono ironico e disilluso cinquant'anni di cinema.