Quinto volume della collana "Le lettere", il libro di Laura De Berardinis è un coinvolgente connubio tra poesia e racconto breve, che testimonia di "come la scrittura - scrive Gambacorta nel suo risvolto di copertina - debba e possa essere un cimento che estorce, a chi voglia praticarla con autenticità, un itinerario contundente e talvolta implacabile, un cammino di luci e ombre lungo il quale le insidie del dolore e dell'inquietudine si adunano attorno ai punti cardinali dell'esistere. I testi di Laura De Berardinis sono pennellate ansiose di rincorrersi tra cielo e terra, tra passato e presente, tra un io e un tu, tra la poesia del sogno e la prosa della realtà. Il loro è il respiro delle estati e degli inverni che scandiscono le stagioni di tutti i nostri silenzi".