"Ma quali possono essere i rischi connessi con il passare al dialetto (nelle due varianti monferrina e 'mandrogna') venendo addirittura dal latino? Ludica quanto si vuole, ma non sarà un'operazione troppo spericolata e velleitaria? Sia consentito rispondere che la saggezza oraziana, pur nutrita da presupposti etici filosoficamente elaborati (specialmente quelli stoico-epicurei e peripatetici), è per certi aspetti alquanto vicina al buon senso comune (o, come si dice, alla riserva sapienziale) della società contadina che nei nostri dialetti si è espressa: il che, permettendoci di accreditare consonanze extralinguistiche, ci fa sentire il venosino un po' anche come monferrino e come mandrogno, sì da conferire un senso un po' più profondo, o meno superficiale, alla nostra operazione."