Il volume è realizzato in collaborazione con l'associazione Quinto Martini e il Comune di Carmignano, con il contributo scientifico di Giorgio Bonsanti e la narrazione fotografica di Aurelio Amendola, che entra nel luogo intimo dello scultore, quasi a riprendere un filo interrotto. Il volume è uno strumento di documentazione e studio dell'artista e allo stesso tempo le fotografie di Aurelio Amendola offrono una lettura inedita e autonoma dal punto di vista artistico, come solo i grandi fotografi possono fare.