C'è un filo rosso sottile che percorre i sedici racconti racchiusi in questa raccolta. Che siano agili storie, che si concludono nel breve volgere di poche pagine, o una sorta di romanzo breve, come quello che chiude la silloge, hanno tutti la capacità di scuotere l'animo del lettore con parole lievi ma intense, ancorati come sono alla realtà più concreta eppure inclini ad aprirsi quasi verso un realismo magico. Colpisce in particolare la grande capacità di descrivere gli elementi naturali - che siano animali, boschi o vallate - frutto della forte empatia nei confronti dell'ambiente in cui le vicende sono inserite. Parallelamente, l'animo dei protagonisti viene scandagliato a fondo, dipingendone con pochi ma indelebili tratti le mille sfaccettature: impossibile rimanere indifferenti di fronte allo spirito di avventura di Similaun, all'amore ostinato e silenzioso de "Il postino", o al forte spirito di osservazione del pastore Antonio, che assiste impotente ai grandi cambiamenti della Storia, capaci di travolgere con il loro incedere impetuoso il mondo fino ad allora conosciuto. L'epilogo, di questo come degli altri racconti, ha il pregio di lasciare il lettore colmo di sorpresa ed emozione.