Tutte le poesie di questa raccolta sono nate da una immagine, una foto d'autore o più spesso il piccolo frammento di un tempo o di un spazio colto dallo sguardo. Esse sono il taglio che porta con sé anche lo strumento per la sutura di un mondo che chiede di essere visto e accompagnato nella sua esistenza. Che chiede amore per la sua luminosa solitudine, per ciò che resta e non ha la forza di essere compiuto. Questi versi vogliono trasmettere la salvifica funzione della memoria poetica, di quel formidabile occhio lirico che sa cogliere l'impreparazione del mondo, nel suo abbandono e rifiuto.