Un'incursione filosofica nel multiforme immaginario del regista più amato dalle nuove generazioni. I film di Tarantino sono maturi per la speculazione filosofica, pongono domande impellenti sull'etica, la giustizia, la natura della casualità, il flusso del tempo e altre questioni cruciali. È così che in questo libro curioso e intelligente si passa da una meditazione estetica sull'uso del sangue a spruzzo in Kill Bill a un'analisi sulla liceità della violenza. La sposa interpretata da Urna Thurman è una figura eroica anche se motivata solo dalla vendetta? L'incesto continuerà a essere un tabù? Non per i filosofi di questo libro, che affrontano senza pudori questioni scottanti e provocatorie almeno quanto i film su cui riflettono. E chissà se, alla fine del libro, potremo finalmente accantonare ogni dubbio sul senso del discorso tra Vincent e Jules sul Big Mac francese nel mitico Pulp Fiction?