Il volume accoglie la narrazione delle vicende accadute dall'8 settembre 1943 al 24 agosto 1945, periodo di prigionia del Tenente Arrigo Bompani, dal momento della cattura del reparto da lui comandato, di stanza nell'entroterra ligure. La lunga tradotta lo porta a Sandbostel, nella bassa Sassonia, e Bompani racconta i disagi e le angherie sopportate dagli italiani nei vari Lager. Un lungo accenno ai dinieghi degli IMI (Internati Militari Italiani) alle continue richieste di collaborazione, avanzate dai tedeschi e dai repubblichini, fa risaltare l'eroica dignità dei nostri soldati che, pur vivendo una vita al limite della sopportazione, non cedono alle lusinghe di nazisti e fascisti. Grande rilievo assume nel racconto l'episodio della "Caterina", una radio costruita con materiale di fortuna, consistente in barattoli, grafite di matita ecc., una radio che permetteva agli internati di conoscere, prima dei loro carcerieri, le vicende che si svolgevano in Europa. Con dovizia di particolari vengono descritte le peregrinazioni da un campo di concentramento all'altro e la vita che si svolgeva nel campo di Wietzendorf. Durante uno dei trasferimenti il Bompani conobbe lo scrittore Giovanni Guareschi e racconta un gustoso episodio di cui il padre di "Don Camillo" fu protagonista. Il rientro in patria avvenne in un clima di diffidenza e sospetto, come narrato nel finale... Presentazione di Angelo Tranfaglia.