Bruno è il cantastorie dell'animo flessibile. Il suo sguardo non si limita al solo atto del fotografare, non ferma l'immagine, la rende dinamica e, in alcuni casi, la sospende in una riflessione del divenire come in Audierne, 1983, in Costa bretone lo sguardo è in fuga, rimbalza in quel breve sfavillo d'acqua, riparte da quello e torna al suo padrone, rassegnato o forse rasserenato dalle sue piccole certezze...