In questo quarto libro il racconto scritto da Sinenomine Silens volge a conclusione. Tutti i segni incerti trovati sin qui, acquistano significato: profezie, vecchie fiabe, nomi e volti. La magia è finalmente ritrovata nella regione di Aranto, dove mai era stata perduta. Proprio lì è però in corso una guerra silenziosa, di cui gli uomini pagano il prezzo in vittime, senza nemmeno sapere che c'è. I protagonisti dei IIII Libri d'Indaco si vi trovano proprio nel mezzo e devono loro malgrado affrontare assedi e battaglie, che si rivelano ben più grandi di loro. Il grande nemico è tornato; sta giocando una nuova partita per imporsi sulla Terra e Naarua e gli altri inciampano nelle sue mosse. Anche in questo testo i giochi divinatori sono uno dei fili conduttori della vicenda. Alla ruota a nove, il tavoliere magico sopravvissuto alla fine dell'epoca di leggenda, si aggiungono carte, mezze lune e dadi a tre facce.