"Quarant'anni di acqua fresca" nasce a seguito dell'uscita di "Acqua fresca? Tutto quello che bisogna sapere sull'omeopatia", un testo ben fatto, corretto, ma distante anni luce dalla realtà che il professor Sponzilli ha conosciuto in quattro decenni di pratica omeopatica. Il dilagare di internet e dei social ha sempre più inasprito la polemica degli oppositori, che spesso parlano nella completa ignoranza dell'argomento. È evidente che la constatazione che nel rimedio omeopatico siano contenute poche molecole di materia o addirittura il nulla chimico più assoluto porti alla conclusione che chi pratica l'omeopatia sia un imbroglione o nella migliore delle ipotesi un ingenuo. Anche Sponzilli pensava questo quarant'anni fa. Poi si dovette convincere, suo malgrado, che per comprendere un fenomeno bisogna viverlo dall'interno. Ecco perché ha deciso di raccontare la sua vita nell'omeopatia, la strada che ha percorso e ciò che ha incontrato nel suo cammino. Inizialmente pensato come un'autobiografia, il libro si è poi strutturato in tre parti distinte: una prima, effettivamente autobiografica, una seconda esperienziale e un'altra di racconto sulle lotte all'omeopatia, sulla sperimentazione, sul meccanismo di azione dei rimedi e così via. Per concludere, un'appendice con argomentazioni più tecniche.