Foggia. Michela è una cronista di un giornale locale e segue immediatamente una soffiata: c'è uno scontro tra mafiosi di famiglie rivali. È notte e piove. Nonostante determinazione e talento da vendere, il suo presente la opprime e cerca a chi dare la colpa. Alfonso Guerra è appena entrato nel giro degli affari e quella sera aspetta segnali di vittoria per l'ennesimo colpo della sua famiglia. Sulla costa continuano gli sbarchi clandestini, tra morti e sopravvissuti sbarca Mosè - come l'avrebbero chiamato - che si fa strada fino alle campagne foggiane. Incontrerà le vite di Michela, di Alfonso e Foggia, città dei venti e dell'assenza.