Le conseguenze del distacco, della perdita e del conseguente lutto che ne deriva, costituiscono il filo conduttore della silloge poetica "Quando si va via", che prende il titolo da una delle poesie in essa contenute. Vengono esternate in forma dolente dall'autore le emozioni derivanti dalla privazione di un grande affetto e dalla separazione in genere, che possono riguardare la persona amata, un amico, un congiunto, così come un percorso di vita o la vita stessa; da un simile vissuto spirituale- se non anche fisico- scaturiscono le sensazioni più svariate che si nutrono del ricordo e a volte del rimpianto e che cercano consolazione in un afflato ideale con la natura, come testimoniato da diversi componimenti che pongono al centro il paesaggio, spesso dimostrato anche nel suo aspetto decadente, quasi a sottolineare anche qui, in una dimensione estatica e contemplativa, il desiderio di vivere in armonia con esso, per ricomporre un distacco tante volte annunciato. L'opera crea un coinvolgimento empatico, attraverso un linguaggio universale e della sensibilità verso chiunque abbia attraversato simili contingenze vitali.