Paolo Fiorucci è "Il Libraio di Notte" e quando arriva la sera, da un piccolo paesino montano, i suoi versi prendono vita e abbracciano angoli vicini e orizzonti lontani. Che siano ricordi, speranze, desideri, sconfitte, il dentro si mischia con il fuori, in una luce che si posa sulle cose con delicatezza e ne rende i contorni sfumati. E così accanto alle parole, ci sono le polaroid che lui scatta con una Spirit 600 CL, istantanee di un viaggio senza meta, fatto di soste nei crocicchi dell'amore, della giovinezza, della materia di cui siamo fatti. Occorre fermare il tempo, per sedersi, ascoltare e lasciarsi emozionare da questo canto che si fa più forte quanto più fitta diventa la pioggia.