Questo scritto è la trascrizione fedele di un Diario di Giuseppina Ferrisi del periodo: febbraio 1971-novembre 1977. Fa parte di una serie di Diari (un'ottantina), rinvenuti dai figli solo dopo la morte, tenuti da lei gelosamente segreti e condivisi soltanto con alcuni sacerdoti suoi confessori, a cui li sottoponeva per verifica e guida. Questo Diario, denominato 25, attraverso lo stupore per la vita, diventa un inno di Osanna al Padre. È particolare rispetto agli altri, perché segna un punto di svolta nella crescita spirituale di Pinuzza: evidenzia anche momenti di crisi, di dubbio vissuti come una prova di umiltà, da cui esce rafforzata nella consapevolezza di essere piccola e incapace, bisognosa di rifugiarsi tra le braccia di Gesù Cristo. Si aggrappa alla Speranza e alla Fede, persiste nella predisposizione d'animo verso la Carità.