L'agire quotidiano, nel particolare contesto biografico, culturale, economico e sociale dell'Italia centrale, comporta un potenziale critico di mutamento sociale che si evidenzia nella ricerca dell'autoctonia adriatica in cui si ricompongono le identità, nello sviluppo dell'innovazione innestata sulla tradizione e sulla cultura tra governance, economia e welfare, nei percorsi di inclusione di genere, nell'agire creativo e nello sviluppo locale. Tutto ciò che sta accadendo in Abruzzo, Romagna, Umbria, Molise e nel basso Lazio si configura come modello di cambiamento delle società locali, che sembra non confermare l'applicabilità della logica economica ai fenomeni sociali. Il passato, la tradizione, la storia e le radici offrono importanti esempi di euristica del presente. La spiegazione della vita sociale sulla base di una razionalità costante secondo la quale è possibile spiegare e prevedere partendo dal concetto di agente razionale ed egoistico impatta nel vasto ordine di referenze assunte alla base dell'azione che ha le caratteristiche della semplicità, dell'esclusività e, a volte, anche un'apparenza contro-intuitiva. Il comportamento individuale risponde maggiormente alle preferenze soggettive dell'attore sociale che non alle condizioni oggettive che si hanno di fronte. Questo contribuisce a spiegare il carattere frattale della contemporaneità, carattere che viene recepito nei saggi che qui si presentano come se si dipanassero dal generale al particolare.