Si tratta di sette racconti, alcuni dei quali piuttosto lunghi, in cui i protagonisti sono personaggi femminili sospesi, spesso in età infantile o adolescenziale, il cui senso tragico trova una sorta di conforto in un'attitudine al pensiero (le "purezze psichiche" del titolo) la quale viene imitata da una prosa in alcuni casi "letteraria" e volutamente astratta, in altri ironica e colloquiale. In ogni caso le descrizioni presenti nei racconti sono centrali e riuscite, rese in rapidi tocchi sottili oppure in digressioni più ampie e ricche di fascino: i paesaggi naturali o quelli urbani (Roma e non solo) in questi testi respirano. Non è disdegnata la Storia, spesso presente con un carico vivo, ben consapevole. Sono storie diverse, godibili, originali, la cui cifra comune è una sorta di ingenuo stupore sia per le cose più semplici che per la complessità del reale.