Con questo nuovo volume della serie Puglia in fabula - come i precedenti dedicati a Campi Salentina (di Tatiana Dodaro), a Neviano (di Rita Pastore), a Latiano (di Margherita Rubino) - rimaniamo in Salento, seguendo la vena di un vero e proprio giacimento sotterraneo: quello degli studi universitari in area pugliese sulla tradizione orale popolare. Ecco affiorare un'altra tesi di laurea dedicata alla narrativa tradizione di Collepasso. Laureando Rocco Rodolfo Mellone (1956-1995), Relatore Giovanni Battista Bronzini, Università degli Studi di Lecce, anno accademico 1979-1980. Come per i volumetti appena citati, anche in questo caso si è preferito limitare l'offerta al repertorio di un unico testimone, un narratore d'eccezione: Alfredo Paglialonga (1925-2014). La tesi, di complessive 900 pagine, riportava le trascrizioni e le traduzioni in italiano di 14 narratori intervistati (3 maschi e 11 donne): età media 60 anni, scolarità perlopiù elementare. Da essi Mellone aveva registrato in tutto 72 cunti , di cui 29 dal solo Paglialonga, 13 da Rosa Orlando, 8 da Immacolata Alibrandi e poche unità da ciascuno degli altri. Di tutto il "bottino" la parte di Paglialonga era di gran lunga preponderante.