L'artista pensa la mostra come il luogo in cui compiere delle azioni, il pubblico è coinvolto nell'atto della contemplazione ma è chiamato soprattutto a muoversi nell'ambiente, per interagire con i dispositivi che effettuano una ricognizione scultorea-visiva dello spazio. Fabio Sandri soddisfa con queste opere il desiderio di verifica del luogo, suggerisce alcune tra le possibili indagini percettive, accetta il caso come elemento determinante l'esperienza artistica. Fotografie, video e installazioni di Fabio Sandri, testi di Elio Grazioli, Riccardo Panattoni, Luca Panaro.