A quasi vent'anni dalla pubblicazione di "Rifugi provvisori", Alessandro Quattrone affida nuovamente alla parola poetica la sostanza della sua riflessione, del suo sentire dall'interno le cose della vita. Autore appartato, già indicato dalla critica come uno dei poeti più autentici e incisivi di questi ultimi decenni (Premio "Montale" nel 1994), Quattrone volge qui lo sguardo verso un orizzonte in cui il tempo e i sentimenti si incontrano al centro della conoscenza esistenziale, perché l'esperienza della lontananza - dagli altri e dalle cose - fa parte della nostra vita quotidiana. Ma che cos'è la lontananza? Quante facce ha? Quante sfumature? E quali dimensioni? Forse la poesia, se non può dare risposte precise, può comunque essere un mezzo per compiere escursioni nei suoi territori. E questo libro di Alessandro Quattrone, presentando numerose "prove di lontananza" (cioè esami, tentativi, esercizi, esperienze, oltre che documenti poetici) offre un ampio quadro di variazioni sul tema, ricordandoci che, attraverso la parola, è possibile stabilire un contatto autentico e profondo con il mondo.