Lo studio della fiscalità e dell'assetto della proprietà fornisce una chiave di lettura ricca del rapporto che lega le città d'antico regime allo spazio che le circonda e all'autorità centrale. Nel caso di L'Aquila, l'analisi della proprietà aggregata e dei profili patrimoniali, condotta attraverso le rilevazioni catastali effettuate nel XVI e XVII secolo, delinea con chiarezza i caratteri della trasformazione economica in atto dal principio del Cinquecento. La separazione di L'Aquila dal contado, la riforma politica e amministrativa voluta da Pedro de Toledo, l'accesso del patriziato urbano al possesso feudale e alla proprietà terriera nell'area circostante la città, l'evoluzione dei sistemi di prelievo fiscale costituiscono i passaggi di questo processo.