L'immaginario dei giardini segnala con particolare evidenza l'inadeguatezza di uno stereotipo che consegna l'illuminismo al dominio esclusivo della ragione. Spetta al XVIII secolo europeo un ripensamento del rapporto con la natura. In Francia, una vasta e complessa produzione di carattere teorico contribuisce ad animare un vivace dibattito tale da coinvolgere tutte le maggiori componenti artistico-culturali dell'epoca. Franca Franchi, nel delineare il panorama di queste vicende, sottolinea la componente aptica che si colloca alla base delle varie teorizzazioni. Il giardino si introduce allora in una macchina delle emozioni finalizzata a interpretare l'emergere delle nuove sensibilità che concernono lo spazio, il tempo e la memoria.