All'interno dei processi di riqualificazione urbana e di trasformazione del territorio, lo stadio per il calcio, elevato a infrastruttura culturale polifunzionale, consente di indagare la relazione tra i fattori innovativi della produzione architettonica e i nuovi modelli organizzativi per la gestione dei progetti a vasta scala, incorporando i temi della complessità, multidisciplinarietà e interscalarità che alimentano l'attuale dibattito relativo alla trasformazione del territorio, avvalendosi dei nuovo paradigmi scientifici del progetto tecnologico. Lo stadio contemporaneo costituisce un modello architettonico in grado di produrre servizi, competitività e innovazione, rappresentando un'opportunità e un veicolo di contenuti sociali ed economici attraverso la creazione di occasioni ed esperienze di relazione. Il confronto e l'integrazione con il contesto culturale e territoriale, la complessità tecnologica, funzionale e gestionale delle sue componenti, fanno evolvere il progetto "stadio" a processo articolato in fasi parallele e multi scalari, in cui i temi della multifunzionalità, della flessibilità e della sicurezza divengono chiavi di interpretazione delle attuali strategie di intervento edilizio alla scala urbana, un'ottica di progettazione sostenibile e socialmente integrata. Lo stadio svolge un ruolo di attivatore sociale, capace di accogliere e soddisfare le esigenze e le necessità espresse dalla società, rafforzando il legame con la comunità di riferimento, accrescendo il valore percepito e il piacere atteso dalla fruizione dell'impianto stesso. Il territorio costituisce l'orizzonte con il quale il nuovo stadio multifunzionale si confronta, introducendo logiche e opportunità di qualificazione e valorizzazione fisica, economica e sociale di una realtà in dinamica evoluzione: progettare uno stadio significa oggi progettare il territorio congiuntamente ad una delle sue principali infrastrutture culturali.