La rivendicazione di principi di maggiore equità nel commercio internazionale ha oggi concrete implicazioni con l'operare di soggetti molto differenti tra loro. Produttori delle aree meno sviluppate, operatori del commercio equo e solidale, importatori tradizionali, grandi multinazionali, piccoli distributori e grande distribuzione trovano sempre più momenti di reciproca interazione. Tale confluenza è spesso fonte di convergenze e di altrettanti conflitti, ma favorisce comunque il progressivo consolidamento delle filiere internazionali che veicolano i prodotti del Sud del mondo nei mercati avanzati. Sono soprattutto prodotti alimentari, a volte anche biologici, articoli di artigianato, abbigliamento, prodotti per la cura della persona. Questo libro cerca di coglierne le potenzialità, ma anche i rischi legati alla cooperazione fra operatori diversi - a volte legati a un progetto politico, a volte ai maggiori vantaggi competitivi conseguibili - e tuttavia impegnati a soddisfare la sempre crescente sensibilità dei consumatori alla valenza etica e solidale dei prodotti.