Questo volume si propone di affrontare sul piano teorico la questione del ruolo, dell'efficacia e dell'attendibilità dei sondaggi nella nostra società, tornata prepotentemente alla ribalta in occasione del clamoroso fallimento delle previsioni degli exit poll nell'ultima tornata elettorale. Non si discutono qui le metodologie usate, ma l'idea di realtà presupposta dai calcoli probabilistici. Il testo parte da un parallelismo tra la fiction moderna e la teoria della probabilità, nate quasi contemporaneamente alla fine del XVII secolo, e sviluppate poi nel secolo successivo, dando origine al romanzo moderno da un lato e al calcolo delle probabilità dall'altro. L'ipotesi di fondo è che si tratti in entrambi i casi di forme tipicamente moderne, che reagiscono ai mutamenti della società e all'aumento delle possibilità: mentre, però, la fiction si presenta esplicitamente come fittizia, i risultati del calcolo delle probabilità sono spesso interpretati come indicazioni reali sul mondo. Ma la fiction non è solo finta, e la probabilità è molto meno reale di quanto si tenda a pensare.