"Come i salari del lavoratore rappresentano la remunerazione del lavoro, così i profitti del capitalista costituiscono propriamente la remunerazione dell'astinenza. Essi sono ciò che egli guadagna astenendosi dal consumare il capitale per uso proprio, e destinandolo al consumo dei lavoratori produttivi. Egli richiede una ricompensa per questa astinenza. Molto spesso, dal punto di vista del godimento personale, egli otterrebbe di più scialacquando il proprio capitale, dal momento che questo è superiore alla somma dei profitti che potrà rendere negli anni che il capitalista può aspettarsi di vivere".