Giustiziato dalle guardie pontificie a causa del suo spirito eversivo, Ferrante Pallavicino svelò, nelle sue opere vivaci e spregiudicate, le imposture della religione e della politica. Anche in questo suo romanzo, "Il principe ermafrodito" (1640), Pallavicino dà origine ad una storia paradossale di travestimenti, sdoppiamenti, peripezie d'amore, audaci stratagemmi e beffe delle regole imposte, per giungere al colpo di scena finale.