Romanzo di formazione, "Primo viaggio" è concepito non come semplice evasione ma come un processo di cambiamento interiore attraverso la scoperta dell'alterità e il confronto con l'ignoto. Il superamento delle frontiere si realizza nel passaggio dalla lingua materna alla lingua straniera, qui il francese, che "traduce" un déplacement, uno spostamento del punto di vista. Questo processo implica l'esperienza della separazione e della perdita e, allo stesso tempo, inaugura "l'avventura" come apertura a ciò che avverrà.