Il passaggio all'età adulta ha presentato, da sempre, difficoltà: si pensi alle prove d'iniziazione cui erano sottoposti i giovani nelle culture primitive per essere ammessi al mondo degli adulti. Oggi si è più attenti al travaglio psicologico che i giovani affrontano per inserirsi in una società competitiva che richiede competenze e abilità da costruire giorno per giorno. La difficoltà riguarda anche il sapersi orientare tra mille sollecitazioni e la scuola non sempre è al passo con i cambiamenti sociali. La famiglia e gli adulti significativi, a cominciare dagli insegnanti, sono il capitale sociale necessario per ricevere orientamento, acquisire formazione e maturità di giudizio, ma, a molti, tale capitale manca per svariate cause e questo ne condiziona la vita. In Italia sono circa due milioni e cinquecentomila i ragazzi, tra i 15 e i 29 anni, che non studiano e non lavorano (Neet). Al termine della precedente indagine, i cui risultati sono riportati nel volume From Neet to Need, è sorta la domanda che ha orientato questa ricerca: i prodromi dello stato di Neet sono da individuare anche a scuola? L'indagine è stata svolta nelle scuole superiori di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta e ha coinvolto 900 studenti, oltre a genitori e insegnanti. I risultati confermano i dati Istat sulla dispersione scolastica e un alto livello di disagio scolastico che i ragazzi non sono in grado di gestire. E dalla dispersione scolastica al diventare Neet... il passo è breve!