«Un prete va a pezzi quando perde le sue relazioni essenziali: con Dio, prima di tutto, poi con il proprio vescovo e con i confratelli, nonché con i collaboratori e gli amici laici. La rottura è quindi presentata come carenza, o impoverimento grave, della dimensione relazionale, in ragione della quale finiscono per essere minati l'equilibrio e la stabilità umana e spirituale. Il libro di monsignor Daucourt può essere considerato la raccolta delle riflessioni di un padre che ama i suoi figli, soprattutto quelli più sofferenti e derelitti, un vescovo che nutre un'accorata preoccupazione per le fatiche e le crisi a cui la vita e il ministero dei preti possono andare incontro. Un prete a pezzi può essere considerato come uno specchio rotto, che non riflette più un'immagine intera e non è più in grado di svolgere il proprio compito naturale; d'altra parte, anche un solo pezzo di quello specchio, se recuperato, ripulito e messo nella giusta posizione può tornare a rendere un servizio prezioso in un modo nuovo». (Dalla Prefazione del cardinale Pietro Parolin). Prefazione del card. Pietro Parolin. Postfazione di Amedeo Cencini.