In una raccolta di racconti lo scrittore è come uno chef che deve amalgamare una serie di ingredienti diversi. Come nel dolce tipico triestino chiamato Presnitz che è fatto di ingredienti apparentemente in disarmonia tra loro, con contrastanti sapori che però si fondono alla fine in un gusto particolare, unico e senza eguali. I miei ingredienti: La carne e il sangue, l'amore e la guerra. Il coraggio e la violenza. L'amicizia, il tradimento e la vendetta. L'eros, impudico e sognato. I rapporti coniugali, in cui, a volte, qualcosa s'inceppa. Un manoscritto ritrovato che infonde coraggio e determinazione a chi non ne ha. L'onestà che può essere molto costosa, se il prezzo è tua moglie. Una panchina su cui dorme una barbona che non la conta giusta. Occhi color del miele che segnano il destino. L'Africa enigmatica del Vudù. I segreti degli sciamani dell'Amazzonia. La Siberia dei fiumi profondi. La Groenlandia dei grandi ghiacci. Forse il mistero di un vampiro a Trieste... Perfino la Madonna, dove il terremoto ti scuote.