In questo libro l'universo saffico si equivale all'andare delle relazioni etero. Una relazione tra donne può naufragare come tutte le altre, a scapito della forza, dell'intelligenza e della caparbietà tipica del nostro sesso. Ho sentito Ambra in frammenti, ho percepito la sua ostinazione a perseguire un amore insoddisfacente, l'insaziabilità della sua solitudine. Bello quando l'autore dice "la prima azione dell'amore è la prigione". Giusto. L'amore ci imprigiona, ci tortura e a volte ci ripaga sicché la gabbia ha delle grate più ampie. Ma quando l'altro ci abbandona e il sogno muore tutto perde la sua consistenza. E la gabbia diventa una cella di isolamento dove non passa che un flebile filo di luce. La protagonista soffre al punto di violentare se stessa con la sua ostinazione. Sono delle esili figure ben strutturate.