Nonostante l'analisi dei gruppi di interesse sia un ambito di ricerca piuttosto frequentato, nessun politologo ha sentito finora la necessità di soffermarsi su due attori socio-economici molto rilevanti nel processo di policy making nazionale: l'associazione delle banche (ABI) e quella delle assicurazioni (ANIA), associazioni che giornalisticamente vengono indicate come i "poteri forti" per eccellenza. L'autore con questa ricerca parte da un'impostazione teoricoanalitica originale e la applica all'analisi empirica di tre dimensioni fondamentali per ogni gruppo di interesse: la struttura organizzativa, l'attività di lobbying, l'influenza sul processo di policy-making. I risultati che riguardano le prime due dimensioni corrispondono a quanto ci si aspettava, invece lo studio di tre provvedimenti legislativi di grande peso: prima e seconda lenzuolata di liberalizzazioni di Bersani e decreto "Cresci Italia" del governo Monti mostra, a sorpresa, un quadro piuttosto distante dall'opinione che banche e assicurazioni siano davvero quei poteri forti che si pensa, in grado di incidere profondamente sulla legislazione italiana.