La storia ci mostra continuamente che i governanti mandano al massacro i propri cittadini nelle guerre, e ora anche nelle sperimentazioni farmacologiche, senza alcuna remora etica o emotiva, per i tornaconti propri e di chi sta dietro di loro, ingannando i popoli con la propaganda. Dobbiamo imparare a ricordare questa lezione. Ursula e soci ci stanno trascinando verso la guerra solo per far guadagnare speculatori e mercanti d'armi. Era meglio se ci vaccinavano di nuovo. Contrariamente dall'opinione dominante, la funzione dello Stato, nel mondo reale, non è servire i cittadini, bensì servirsi di essi, massimizzandone il controllo e lo sfruttamento come lavoratori, come risparmiatori, come consumatori, come contribuenti, come combattenti, come pazienti e cavie. E quando diventiamo troppi? Questi piani possono fallire: ce lo dimostra la storia recente, col crollo di fiducia popolare nella narrazione pandemica e nella religione vaccinale, col fiasco dei cibi di farina di insetti e della vendita delle automobili elettriche. E con la doppia cilecca dello story telling pro-Zelensky e pro-Netanyahu.