È destino dell'uomo di ogni tempo, per i suoi limiti creaturali, di confrontarsi con il mistero e il non immediatamente comprensibile. E altrettanto inevitabile è il rifiuto di vedere insoddisfatta la sua fame di sapere. Luce e ombra di questa condizione è lo sforzo di conoscere il creato sensibile, ma anche la smania di dare risposte a quella parte di esperienza che non si concede con certezza e immediatezza. Oltre a mettere in guardia il lettore dai pericoli dell'invisibile affrontato senza rispetto e prudenza, l'autore apre una finestra su quel sublime mistero che appartiene al "velarsi e lo svelarsi" di Dio. Lo aiuta in modo discorsivo e fruibile a comprendere con l'intelligenza del cuore quanto nella Sacra Scrittura viene narrato con disinvolta semplicità. Liberandosi cioè da tante interpretazioni favolistiche riguardanti i prodigi che Dio Padre e Dio Figlio hanno compiuto, indica una strada affinché il Popolo di Dio possa radicare la propria fede in un'esperienza di prossimità sensibile con quel "Dio con noi" che lo sta accompagnando con fedeltà nella sua storia.