È lontano il ricordo di uno Stato marginale ai confini dell'Europa, stanco e un po' depresso dai rivolgimenti della storia. Il Portogallo ha tanto investito nella promozione turistica e si vede. Oggi è un paese in gran spolvero come raccontano gli autori di questa Guida Verde, senza nascondere che soprattutto a Lisbona e Porto l'iperturismo unito a una veloce metamorfosi urbanistica e sociale rischia però di snaturare quell'atmosfera piacevole, un poco decadente, dove movida notturna e tessuto popolare convivono armonicamente. Ma spingendosi fuori dalle città e oltre le spiagge bianche popolate di surfisti - dalla Costa Vicentina a Ericeira, da Peniche fino all'Algarve - il consiglio è di penetrare negli spazi immensi dell'Interior del Portogallo e perdersi nelle campagne assolate dell'Alentejo o tra i geometrici vigneti del Douro, nelle brulle montagne del Tras-os-Montes, tra gli studenti di Coimbra o nei campi verdi del Minho popolati di mucche bianche. Lì resiste l'incantesimo di un paese ancora a margine delle mappe, a profonda vocazione letteraria e musicale come testimonia l'immortale richiamo del fado, quel mix di nostalgia e speranza che è la quintessenza della saudade. In questa guida: Lisbona; La Costa do Estoril e l'Estremadura; Il Ribatejo e l'Alto Alentejo; Algarve e Alentejo costiero; Le Beiras; Porto, la Costa Verde e l'Alto Minho; Il Trás-os-Montes; Azzorre; Madeira. Tra le pagine: I ritmi dell'Alentejo, le visioni da Cabo de São Vicente e altri racconti dalla penna di Tino Mantarro, giornalista ammaliato dalla luce di Lisbona; Sintra e il suo fiabesco Pajsaje Cultural: palazzi, castelli, giardini, e tutti i modi per visitarli; L'Algarve e le sue spiagge: una rassegna completa, da quelle per famiglie ai lidi amati dai surfisti; Bacalhau ma non solo: cibi di mare e di terra nelle ricette di un paese che custodisce gelosamente, anche in cucina, la propria radice contadina; Escursioni nel Parco Nazionale di Peneda-Gerês fra antichissimi dolmen, piccoli borghi, corsi d'acqua, cascate e i monumentali espigueiros; Whale-watching alle Azzorre, guidati dai vecchi balenieri riconvertiti al turismo; Madeira, una divertente Ronaldeide sulla verdissima isola dove tutto richiama il Re del pallone.