Questo romanzo della scrittrice svizzera italiana Carla Ragni nasce da un soggetto cinematografico del regista Mohammed Soudani e presto diventerà un film. Protagonista de "La porta chiusa" è Licia, una donna che, non più giovanissima, si trova ad affrontare da sola i disagi psicologici e materiali della vita (la ferita ancora viva del divorzio da un uomo violento ed egoista, la cura di due figli in tenera età, un lavoro frustante, una madre opprimente). Nonostante tutto, però, è forte in Licia la volontà di non arrendersi. L'incontro con Boris, un amico d'infanzia, ora detenuto, come pure il ritorno di Enrica, l'amica di un tempo, da sempre ammirata per il suo temperamento anticonformista, rompono la pesante routine quotidiana di Licia ed alimentano in lei l'illusione di ritrovare nuovi affetti e la speranza di un mutamento di vita. Alternando alle intense pagine del Diario cui Licia confida le sue emozioni la serrata sequenza delle vicende che la trascinano verso un epilogo a sorpresa, Carla Ragni racconta la storia di una "trasformazione" - come scrive Maria Rita Parsi nella prefazione - "nella quale l'amarezza si placa per far posto alla malinconia, la disperazione viene sostituita dalla curiosità, dalla speranza". Una speranza capace di superare il destino personale della protagonista e di indicare, ad oltranza, a tante donne di oggi il percorso "della scoperta e della valorizzazione di sé"