Dalle sceneggiate di Mario Merola e Pino Mauro ai musicarelli di Nino D'Angelo, Carmelo Zappulla e Gigi D'Alessio fino ad arrivare al fenomeno Gomorra, il genere neomelodico è il cinema delle marginalità esteriori e interiori, la rappresentazione dell'immagine "brutta", del racconto popolare destinato agli ultimi, di un'epica antieroica meridionale: Il mammasantissima, Un jeans e una maglietta, Così parlò Bellavista, Scugnizzi, Mery per sempre, Tano da morire e tante altre opere si ritrovano finalmente all'interno di un'inedita genealogia melodrammatica da scoprire e approfondire; un genere anomalo, invisibile, che oggi orienta i gusti e gli stili dell'immagine contemporanea.