"Perché "PoeZie"? Perché non mi sento una poetessa ma un essere umano con le sue emozioni. Emozioni osservate e scritte su un foglio per elaborare un sentito, un percepito. Foglio, matita, mano. Cervello, cuore, parole che escono in rime imperfette. Scritte dapprima per chiarirmi con me stessa, poi condivise con chi mi ha sostenuto e confortato nei momenti della Prima Zona Rossa. Ci siamo sostenuti e ci siamo confortati. Siamo un unico cuore".