I tre volumi di Benedetto Croce dedicati ai "Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento" contribuirono, spesso in modo decisivo, al progresso degli studi sul Cinquecento italiano. Attraverso le indagini crociane, molti testi e autori dimenticati furono "riguadagnati" alla letteratura (si pensi ad esempio a Tommaso Garzoni); in altri casi (Paolo Giovio, Pietro Aretino, Anton Francesco Doni) vennero definitivamente modificate le gerarchie critiche sino ad allora consolidate. Non per caso nel suo fondamentale Geografia e storia della letteratura italiana Carlo Dionisotti invitava tutti "i giovani a leggere e intendere", tra i testi di Croce, soprattutto questo: e si tratta di un invito tuttora valido.