«...nei suoi versi fanno capolino l'amarezza, l'inquietudine, la sofferenza e la delusione, l'impotenza e l'impossibilità di non poter fermare il tempo, favola di chimere, di vita tra presente e passato. In tale ambito il suo canto di libertà si fa più forte, essenziale, libertà come rifiuto degli aspetti e degli atteggiamenti più appariscenti di una società estremamente tesa alla sfera di un esasperato consumismo dell'io individuale, dell'uomo circondato dall'angoscia e dall'assurdità esistenziale...»