Le bombe piovono sul quartiere romano di San Lorenzo e Tullia, all'età di sei anni, vede crollare la propria casa. Inizia così la storia di una donna che, testimone in penombra del Novecento, ha cara la pelle e poco altro. Tullia affronta le difficili sfide che le capitano in sorte con l'incredibile determinazione di chi deve sopravvivere a ogni costo, senza però rinunciare a coltivare una ricca interiorità. Né la salute né la solitudine sembrano preoccuparla. Dopo un'infanzia trascorsa per strada da venditrice ambulante al fianco dei fratelli e la perdita dell'amatissimo padre, sopporta le durezze del lavoro operaio con ostinata energia, tra lotte sindacali e rivoluzioni culturali che la sfiorano appena. I quattro decenni di narrazione procedono per piccoli affreschi, urbani e umani, di profonda intensità: la protagonista cresce insieme a Roma che, colta nel suo continuo mutamento, è l'altra grande protagonista di "Niente per lei". Lungo tutto il romanzo si snoda il rapporto complesso con Rosa, figura materna dal fascino feroce, e Marzia, la figlia smarrita e senza padre. Le due polarità femminili obbligano Tullia a una resa dei conti con l'incomunicabilità che spesso divide chi è visceralmente unito.