Vent'anni di vita si condensano nei ricordi e nelle riflessioni di un docente, intrecciandosi con le storie di centinaia di studenti. Ne viene fuori una trama variegata di emozioni e idee legate insieme dalla passione per l'insegnamento. La scuola appare sempre la stessa e sempre diversa, come una seconda natura che giorno per giorno si riproduce, evolve e si rinnova. Veramente, tra le quattro pareti dell'aula è in gestazione il mondo di domani con la sua freschezza, i suoi sogni, le sue speranze. Un'oscura inquietudine, però, aleggia sul nostro tempo: c'è ancora spazio per un'educazione che tenga al centro la persona, la relazione, la libertà, il dialogo, l'amore per il sapere? O in un mondo-mercato ipertecnologico e iperburocratico inevitabilmente tutto sempre più sarà, «per necessità e per scienza, da pollaio»? La filosofia, forse, ancora una volta, può indicare una via per uscire dalla caverna.