La mostra traccia la storia della pittura naturalista in Lombardia dalla seconda metà del Quattrocento, quando a Milano operavano il bresciano Vincenzo Foppa e Leonardo, lungo il Cinquecento e il periodo di formazione di Caravaggio, fino a Fra' Galgario e Ceruti, nel Settecento. Il naturalismo lombardo è analizzato a partire da diversi temi, quali l'osservazione della realtà, l'interesse per la rappresentazione dal vivo e l'uso empirico della luce, la presenza di una pittura religiosa fondata sulla realtà umile e lo sviluppo del ritratto realistico, della natura morta e della pittura di genere.