Questo è il romanzo che ha stroncato la carriera di Herman Melville. Pubblicato nel 1852, poco dopo "Moby Dick", è il libro, forse, che solo il capitano Achab avrebbe potuto scrivere. Oceanico, involuto, imperfetto, "il romanzo più folle mai scritto", "Pierre, o delle ambiguità" mette in scena il tabù dell'incesto, è una ossessiva ricerca dell'Eden, destinata, va da sé, a fallire. Tradotto in Italia nel 1942, per merito di Luigi Berti, nessun editore ha avuto il coraggio di pubblicare come si deve questa "tragedia d'un Amleto americano". Che testimonia la statura vertiginosa di Melville, uno scrittore che ha sofferto la propria opera fino alla fine, tentando l'inaudito. Introduzione di Davide Brullo.