L'antica figura del messaggero viene riproposta in questo libro come il prototipo più calzante di una comunicazione in cui i media - più che i messaggi e le informazioni - si trovano al centro dell'attenzione teoretica. Sybille Krämer apre così una 'terza strada' tra modello tecnico (ispirato agli studi di Friedrich Kittler) e modello dialogico (di derivazione habermasiana) e, attraverso lo studio di alcune figure emblematiche che rivelano la natura ibrida e ambivalente dei media, costruisce una vera e propria fenomenologia della medialità. Gli angeli, i virus, il denaro, il traduttore, lo psicoanalista, il testimone: tutti messaggeri, soggetti terzi che creano relazione e mediano tra mondi altrimenti distinti.